Nella Newsletter n.3 della nostra Associazione, datata venerdì 10 dicembre, riservata ai soci di Unita, avevamo fatto immediato riferimento a una Circolare Agis del giorno precedente (09/12/2021) nella quale si sanciva incredibilmente il superamento dell’obbligo dei controlli periodici per la verifica del contagio dei lavoratori dello spettacolo dal vivo (tamponi antigenici da effettuarsi ogni 72 ore, come stabilito inderogabilmente da precedenti disposizioni dello Stato). La circolare faceva riferimento a un parere che sarebbe stato espresso, su richiesta di Agis, dal Capo di Gabinetto del Ministero della Sanità, nella persona della Dott.ssa Coccoluto.
Avevamo annunciato che ci saremmo adoperati immediatamente per approfondire la questione per capire se davvero questo insensato e pernicioso provvedimento fosse stato avallato dal Ministero della Sanità, proprio in un momento di nuova emergenza epidemiologica e di crescita costante dei contagi nel nostro Paese, o se ci fossero state gravi forzature nel tradurre questo parere da parte di Agis.
Abbiamo immediatamente scritto, sempre in data 10 dicembre, al Capo di Gabinetto del Ministero della Sanità per avere chiarimenti sul parere fornito e abbiamo informato, nel corso di un incontro avuto lo stesso giorno, il Capo di Gabinetto e il Direttore Generale per lo spettacolo dal vivo del Ministero della Cultura che hanno manifestato nel corso del colloquio il nostro stesso stupore per il provvedimento ipotizzato e ci hanno rassicurato sul loro interessamento. Abbiamo sollecitato di nuovo all’inizio di questa settimana la Segreteria della dott.ssa Coccoluto, per poter avere un colloquio. Siamo in attesa di una risposta.
Mentre i bollettini sanitari di questi giorni continuano a non indicare alcuna flessione nel numero dei contagi e dei ricoveri, Unita ribadisce a nome di tutti i suoi associati tutta la propria preoccupazione e indignazione per un provvedimento che, se fosse confermato, metterebbe a repentaglio la salute dei lavoratori di un intero comparto, all’interno del quale gli interpreti in particolare, in ragione del loro lavoro artistico, recitano e cantano ogni sera sui palcoscenici italiani senza l’uso di alcun dispositivo di protezione.